giovedì 3 settembre 2009

Chi fa da sè fa per 3

Dopo 5 mesi circa dal primo road trip australiano, 2600 km lungo la east coast, finalmente il secondo. Si parte da Sydney e si arriva a Darwin. Circa 6000 km in mezzo all'Australia. Dopo 3 giorni di viaggio però (e ovviamente) i piani erano già andati a puttane un paio di volte... xD

La Clockwork Orange Krew si riunisce al Manly Backpackers una settimana prima della data fissata per la partenza: lunedì 20 luglio 2009, mentre Ludovico si unisce alla ciurma soltanto 3 giorni e mezzo prima. Sufficienti a pulirlo e dotarlo di alcuni strumenti indispensabili per il viaggio (cazzate ingombranti in realtà).

Si parte di mattina alle ore 10:00 circa. Partenza comoda perché dopo 4 mesi di sedentarietà è il meglio che si possa fare...



Il tempo soleggiato è dalla nostra parte e Ludovico parte abbastanza bene, ma ben presto si trova a soffrire la Great Dividing Range. Per questo la velocità di crociera non è elevatissima (max 80 km/h) tant'è che si finisce la prima tappa con un bottino di “soli” 350 km, da Sydney a Cowra (NSW).
Durante il primo giorno di viaggio visitiamo Bathurst, un paesello alle porte di Sydney "famoso" (qua le virgolette ci stanno tutte) per i motori (mmmah...) e per il suo circuito automobilistico cittadino, dove si può guidare liberamente con la propria auto. Noi ovviamente con Ludovico abbiamo fatto registrare un record...il giro più lento della storia!!! Oh un record è comunque un record... ^^



La notte l'abbiamo trascorsa a Cowra, un paese nell'outback del NSW, dove faceva un freddo della mamma di Gesù.

Il secondo giorno comincia prestissimo: sveglia alle 5 del mattino e partenza alle 6 e mezza. Giunti a Hillston (NSW) ci rendiamo conto che il percorso da me tracciato non può essere seguito a causa di un piccolo particolare: prevede il transito su strade sterrate... -.-”
Decidiamo quindi al volo di svoltare a sud verso Mildura (VIC). Il nuovo percorso ci porta prima ad Hay, dove diamo una rapida occhiata alla vecchia galera/manicomio/ospedale, oggi adibita a museo e alla Bishop's Lodge, la residenza di un vescovo construita alla fine dell'800 completamente in lamiera...pure le pareti!!!



A Mildura timbriamo il cartellino nel Victoria e proseguiamo per il South Australia. Il programma del secondo giorno prevedeva il transito tra i Menindee Lakes, circa 100 km a est-sudest di Broken Hill e pernottamento nella medesima. Ma come già detto, sputtanata la seconda tappa, decidiamo di pernottare a Renmark (SA), una cittadina a pochi kilometri dal confine col Victoria, con un bottino di 863 km.
Il campeggio di Renmark è di alto livello ed anche molto bello, si adagia infatti lungo il Murray River. Uno di quei posti dove d'estate ci spenderesti volentieri 2-3 giorni ignoranti. Ma essendoci passati d'inverno, una notte è più che sufficiente! ;)





Il terzo giorno comincia meno presto: sveglia alle 6 e partenza alle 7 e 15. Prima tappa forzata Burra per rifornimento carburante e trick cartina (operato con maestria da Gigia Golosa). Seconda tappa, sempre forzata, Hallet per cambio gomma (@#!§ç^”£!!!). Terza tappa (non forzata finalmente) è Peterborough, per visitare la misteriosa Magnetic Hill. Come dice il nome, trattasi di una collina magnetica, dove un veicolo a motore spento e a folle risale la salita grazie al magnetismo della collina. Una bella minchiata dove fare un video minchione! ^^
A causa del contrattempo della foratura, anche la terza tappa va a puttane e si decide di pernottare a Hawker, spaccando così la terza in due tappe.
Prima di passare la notte in campeggio, una rapida visita allo Jarvis Lookout, da dove si domina la vallata di Hawker e si ha una splendida vista della Flinders Range.

Giovedì 23 luglio è la volta del Flinders Range National Park. Un groviglio di strade sterrate contornate da paesaggi così verdeggianti che è difficile credere che il deserto sia lì a pochi kilometri. Tra finti lookout e incontri più o meno ravvicinati con canguri e struzzi (o presunti tali) la giornata vola che è una bellezza. Sulla strada verso Port Augusta ci fermiamo anche alle Yorrambulla Caves, un sito di arte rupestre aborigena e alle rovine di Kanyaka, un'azienda agricola fondata nell'800 e ormai diroccata.
Giunti a Port Augusta ci fiondiamo all'Australian Arid Lands Botanic Garden, da dove c'è uno degli innumerevoli lookout fasulli del South Australia (poi magari ne parlerò meglio...o forse no!), dopodiché spesa al Woolworths, il più caro della catena mai incontrato, benza e partenza per Woomera, uno sputo del demonio sulla strada per Coober Pedy, a 170 km da Port Augusta.
La strada si insinua nel deserto sin dalle porte di PA e offre un panorama stupendo al tramonto.
Al caravan park di Woomera, i Drughi si eseguono nell'ormai collaudato numero della “bilocazione inversa”, che consiste molto semplicemente nel dichiarare 2 persone invece di 3... ^^

Venerdì 24 luglio 2009 è una giornata che non dimenticherò mai. E' il giorno della svolta.
Pronti per partire, Ludovico decide che non è giornata e non ne vuole sapere di avviarsi. Chiediamo allora al proprietario del caravan park di chiamarci un meccanico (che veniva dalla vicina roadhouse di Pimba). Cominciano i guai. Il meccanico solo per la chiamata si prende 40 $ (stica!) e il proprietario del caravan park sgama Marco in clandestinità. In un primo momento riesco a convincere però il tipo che Marco era arrivato qualche ora prima in autostop e che non aveva dormito nel van con noi, così mi faccio dare indietro i 10 $ di sovrapprezzo per la terza persona. Dopo qualche minuto però il tizio torna alla carica e mi spara una bullshit clamorosa: dice di aver parlato col meccanico il quale gli ha riferito di averci visto passare la sera prima davanti alla sua roadhouse in 3 nel van. Una cosa che ha a dir poco del pazzesco!!! Noi siamo sì passati davanti alla roadhouse la sera prima ma le condizioni erano le seguenti:
1) buio pesto
2) 100 metri almeno tra il van (buio all'interno e con tendine) e la roadhouse
3) velocità di Ludovico almeno 80 km/h
Eccovi serviti tutti i crismi per battezzare l'uscita del proprietario del caravan park come “bullshit” con la B maiuscola. Tento di rattoppare la situazione ma il tizio è irremovibile: ci intima di predere la nostra roba e di andare subito via per non tornare mai più! Tanto alla fine aveva anche ragione... :P
Nel frattempo il fantomatico meccanico di Pimba (la roadhouse a 6 km da Woomera), dopo alcuni tentativi di riavviare Ludovico a traino, fa la sua diagnosi che ha tutta l'aria di essere un'altra puttanata, ma che al momento ci ha fatto cagare addosso. Il carburatore si è fuso per il calore, ecco perché il van non si avvia – sentenzia dietro i suoi baffoni e le sue guanciotte rubiconde – vi serve un nuovo motore...
EEEEEEEEH?!?!?!?!?!
Per alcuni minuti è il panico: cacciati dal campeggio e senza mezzo di trasporto.
Ripreso il controllo decidiamo di farci trainare dal meccanico alla roadhouse (per la modica di altri 20$!!!). Lì inizia un turbinio di telefonate. Il proprietario della roadhouse mi dà il numero di telefono di un meccanico di Port Augusta. Chiamo sto tizio il quale mi dice di chiamare l'RAA (una sorta di ACI del South Australia). Allora chiamo l'RAA dove di dicono di sentire l'RTA, in quanto il mio veicolo è immatricolato nel New South Wales. Colmo dei colmi l'RTA mi passa l'NRMA!!! Una specie di società di servizi stradali/assicurazione. Passo almeno un'ora al telefono con una certa Ansella, che prende molto a cuore la mia situazione, tant'è che alla fine mi dice le cose come stanno. La membership con l'NRMA può servirci a poco nella nostra situazione, tanto vale chiamare una towing company qualsiasi e farci trainare a nostre spese. Detto fatto: 500$ di charge e tante ore tra attesa e trasporto e siamo di nuovo a Port Augusta, da un meccanico Volkswagen segnalatomi dalla buona Ansella.

Sto tizio è un personaggio. Lavora con una flemma da far saltare i nervi a chiunque non sia del South Australia e usa mugugnare ogni 30 secondi circa, cosicché non sai mai se sta pensando o se è un tick. A fine serata sembra aver trovato l'origine del guasto e conclude il suo lavoro dicendoci che non è nulla di grave ma che ce lo riparerà domani. Noi nel frattempo possiamo accamparci davanti alla sua officina. Io lì per lì pensavo stesse scherzando e invece no! Abbiamo attaccato Ludovico alla corrente elettrica, così da far funzionare il sistema elettrico interno, e come acqua corrente una buona vecchia pompa da giardino. Una serata passata in compagnia del meccanico e del suo aiutante a bere lattine su lattine di rum e cola tra una fregnaccia e l'altra! Roba che ti può succedere solo in Australia, penso... xD

Il mattino dopo, la svolta si conclude. Gigi e Marco decidono di andare ad Adelaide in autobus, lasciando me e Ludovico a Port Auguta con un grande punto interrogativo addosso. Ci salutiamo così davanti all'officina del meccanico intorno alle 10:30. Loro prendono il taxi per il bus terminal mentre il sottoscritto resta al capezzale di Ludo.
Passo tutta la giornata lì, in attesa che Ludovico sia di nuovo abile e arruolabile per il viaggio verso nord. Alle 17:30 finalmente è pronto! Il danno principale era al motorino d'avviamento, troppo debole e letteralmente cotto. Più altre due cosette: un problemino alle valvole e mancanza di guarnizione isolante nel vano motore. Tutto fixato per la modica cifra di 700$! Mecojoni!!!
Svenato e alquanto provato dalla lunga lunghissima giornata ho solo la forza di fare la spesa e parcheggiarmi al caravan park di Port Augusta. Cena, doccia e a nanna presto.

Si conclude così la prima parte di questo viaggio, che ci vedeva in 3 ma che dopo neanche una settimana vedeva solo me...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che bei compagni di viaggio che ti eri trovato,da non credere!........

valeriOZ ha detto...

credici credici...
^^