Venerdì 7 agosto io e Ludovico riemergiamo finalmente dal Kakadu diretti a Darwin. La strada è abbastanza lunga e il caldo è notevole. Prima di giungere nel CBD di Darwin si passa per una serie di suburbs disposti lungo la Stuart Highway e si costeggia l'areoporto.
Darwin è una citta giovane e rilassata, costruita intorno alle postazioni militari della seconda guerra mondiale, durante la quale la città ebbe un ruolo molto importante per gli Alleati nella lotta contro l'espansione dell'impero giapponese verso sud.
C'è una cosa che accomuna Foggia e Darwin: entrambe sono state bombardate e pesantemente danneggiate durante la seconda guerra mondiale. La prima nel 1943 la seconda nel 1942.
Il clima a Darwin è semplice: fa sempre caldo. L'unica variabile è l'umidità. Umido in wet season, secco in dry season. In wet è possibile assistere alle tempeste elettromagnetiche, cioè gragnuole di fulmini che si scaricano a terra. Il Northern Territory infatti è il luogo della Terra dove cadono più fulmini in un anno.
You don't wanna be here during the wet...
Ero fermo al semaforo su Mitchell Street (la via dei locali e degli ostelli, ndr) quando all'attraversamento pedonale vedo una faccia conosciuta...lui mi vede e mi punta l'indice contro...io faccio lo stesso. Parcheggio, gli vado incontro e gli dico “ma tu che ci fai qua?!”
Era Jacopo, un ragazzo torinese che avevo conosciuto a gennaio a Sydney e di cui avevo perso completamente le tracce sin da allora. Mi racconta un po' la sua avventura in terra australiana e mi presenta Marco, un suo amico torinese in vacanza per un mese in Oz.
E' stata una cosa assurda ribeccare Jacopo dopo più di 6 mesi e a più di 6.000 km di distanza da dove l'avevo conosciuto.
Un'altra di quelle cose che ti capita solo in Australia... ;)
Dopo aver passato il pomeriggio stravaccati sui giardini della Esplanade, col favore delle tenebre, è il momento di scroccare una meritata doccia al caravan park prima di affrontare la serata che prevede free meal (sempre scroccato), grazie a due amici koreani di Jacopo che alloggiano in ostello, e birra coi monzesi.
Il trick doccia è eseguito senza intoppi e dopo un'oretta, alle 21:00 circa siamo in strada verso il centro.
Arriviamo con un leggero ritardo poiché Ludovico inizia a fare un po' di capricci (vedi seguito) tuttavia la serata scorre tranquilla e faccio due chiacchiere coi ragazzi di Monza chiedendo aggiornamenti sulle recenti vicende italiane. Commento personale: meno male che sto in Australia...
Il programma di viaggio dei monzesi prevedeva per il giorno dopo la visita al Litchfield National Park, distante 100 km circa da Darwin, e io, Jacopo e Marco decidiamo di aggragarci, anche per passare almeno una notte fuori Darwin, dove dormire in strada vicino al centro senza venire multati è impossibile.
La mattina dopo sorpesa! Ludovico non ne vuole sapere di avviarsi. Apparentemente la batteria è scarica...
Istantaneamente uno stormo incazzato di gasteme è volato all'indirizzo del meccanico di Port Augusta che mi aveva garantito (come quello di Sydney d'altronde) che Ludovico non avrebbe più avuto bisogno di interventi. Salta così il Litchfield in compagnia dei monzesi e passiamo metà mattinata a cercare di sistemare Ludovico. Verso le 11:00 sembra tutto apposto e decidiamo di “tentare” la gita al Litchfield.
Arriviamo lì senza problemi ma già al primo stop, i termitai giganti, Ludovico cazzeggia di nuovo e rifiuta di accendersi se non a spinta.
Riusciamo a visitare comunque la prima parte del parco anche se ad ogni fermata occorre riavviarlo a spinta e ogni 2 km circa si spegne...
Trascorriamo la prima notte nel parco in compagnia di una comitiva formata da due canadesi, due tedesche e una slovena. Marco alla chitarra anima la serata, mentre gli altri si riscaldano attorno al fuoco da campo. Verso le 22:00 i due chitarristi, il ragazzo canadese e Marco, si uniscono ad un gruppo di australiani svitati che avevano duettato con loro da una piazzola all'altra cantando sulle note delle canzoni suonate.
Il mattino seguente Ludovico fa ancora il cazzone e spostarsi all'interno del parco è un'impresa dato che si spegne sempre più spesso. Il problema pare essere chiaramente al sistema elettrico, anche perché la spia della batteria, rimasta sempre accesa prima di allora in quanto indica che la batteria è sotto carica, è minacciosamente spenta. Ipotizziamo un problema all'alternatore e dopo l'ennesima fermata per strada soccorsi dal gruppo di australiani della sera prima (molto gentili), finalmente scovo la causa di tutto ciò: un cavetto minuscolo leggermente staccato dalla sua sede. Riplugghiamo stu cazz e cavett e Ludovico rinasce a nuova vita!!!
Essendo comunque tardi decidiamo di trascorrere un'altra notte al Litchfield e di tornare a Darwin il mattino seguente.
Lunedì 10 agosto al ritorno dal Litchfield resto in compagnia di Jacopo e Marco che stavano cercando un van per la west coast. Nel primo pomeriggio li accompagno a Palmerston, una cittadina a circa 15 km da Darwin, per visionare un van. Dopo un po' di trattativa e prova su strada i due torinesi raggiungono l'accordo coi due territorians (completamente fuori di testa, ndr) e si aggiudicano un Toyota Tarago del 1986 in cambio della vecchia Holden Commodore di Jacopo, con la rego scaduta, più soldi.
Loro poi si tuffano subito nel setup del van per partire il più presto possibile per la west coast, mentre io vado in biblioteca a cercare info su Bali.
Saluto così Marco, che aveva il volo di ritorno in Italia per i primi di settembre, e Jacopo, che probabilmente ribeccherò giù a Perth.
cosa c'è dopo...
14 anni fa
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